Arrivano i Galli

L’eta Gallica

Nel IV secolo a.C. gruppi di stirpe celtica di origine transalpina, i cosiddetti Galli, irruppero in Italia, occupandone alcuni territori fino al I secolo a.C. La loro matrice culturale è riconosciuta nella civiltà di La Tène. Nel territorio bergamasco la documentazione archeologica relativa all’età gallica è limitata, con poche eccezioni, ai secoli II e I a.C., cioè alla fase della cosiddetta romanizzazione, durante la quale le popolazioni locali conquistate acquisirono gradualmente le usanze e i modelli culturali romani. Questo fenomeno emerge in modo molto evidente nei corredi funerari, uniche testimonianze dal territorio bergamasco, dove la componente celtica coesiste accanto a quella di influenza romana.

Un corredo, due culture

A Calcinate e a Verdello vi erano estese necropoli mentre a Misano Gera d’Adda è stata rinvenuta una sola importante tomba appartenente al capo di una piccola comunità celtica locale, nel cui ricco corredo figurano oggetti che fanno riferimento ai costumi romani, a testimonianza del processo di romanizzazione e della volontà di integrazione di questo personaggio di origine celtica nella nuova società. Accanto a questi però nel corredo compaiono anche oggetti tipici della tradizione gallica, per ribadire l’appartenenza culturale del defunto al mondo celtico.

I Galli a Bergamo 

Bergamo, prima di diventare municipium romano, fu anche un abitato gallico. Non sono molte le testimonianze di questo villaggio, poiché i successivi lavori di età romana intaccarono e distrussero molte tracce di vita precedente. Vi sono alcune ceramiche caratteristiche e soprattutto monete a raccontare la storia dei Galli a Bergamo.